domenica 24 luglio 2011

Che giorno è oggi???

Oggi è domenica 24 luglio 2011.

Due mesi circa da "nullafacente". Questo perché, dopo un inizio anno per niente semplice, ho deciso che un periodo spensierato e tutto per me, semplicemente, me lo meritavo. E poi l'estate non è certo il momento migliore per cercare lavoro.

Pochi giorni fa qualcuno mi ha chiesto quale fosse la cosa che più mi infastidiva di questa condizione di non-lavoratrice. Tralasciando tutti gli inevitabili pensieri&preoccupazioni che mi affollano la mente a causa di un futuro così incerto, ho risposto che una delle cose che più non sopporto è non sapere che giorno è oggi. Non sapere con certezza la data...non rendersi conto della differenza tra giorni come il lunedì, il mercoledì da una parte e il venerdì, sabato, domenica dall'altra...non aspettare con tanta ansia l'arrivo del week-end... Mi sembra di non rendermi conto del tempo che passa, ogni giorno è uguale all'altro!

Ecco una cosa che ho già imparato da questa, spero breve, esperienza da disoccupata:
non fare niente, non fa per me!

sabato 16 luglio 2011

Giorni un po' così e rimedi...

Ieri mattina mi sono svegliata in uno di quei giorni un po' così.
Non so se capitano anche agli uomini, ma sono sicura che a noi donne i giorni un po' così, a volte, capitano.
Sono quei giorni in cui sei pervasa da una malinconia senza motivo.
In cui ti senti triste.
In cui sei l'eterna indecisa.
In cui ti senti insoddisfatta pur essendo consapevole di tutte le cose belle che già possiedi.
In cui nessuno ti capisce.
In cui sei svogliata e demotiovata e apatica e fragile e dalla lacrime facile e.
Non so se dipenda da fattori ormonali, dal fatto che noi siamo così dolcemente complicate sempre più emozionate delicate o perchè siamo donne dududu in cerca di guai...però quello che so è che c'è sempre un comune denominatore nei nostri giorni un po' così: il cosiddetto "masochismo femminile".
In che cosa consiste? Consiste nell'ascoltare il cd-delle-canzoni-tristi.
Che sia un cd, una playlist sull'ipod, una cartella sul computer, la sostanza non cambia: ognuna di noi ha la sua compilation delle canzoni tristi.
Sono quelle canzoni che, invece di tirarci su il morale, ci fanno sprofondare sempre più nella condizione di disperazione in cui ci sentiamo.
Sono quelle canzoni che ci sanno far piangere e noi, nei giorni un po' così, desideriamo un sacco piangere.


Ma quali sono i rimedi ai giorni un po' così???
piano A: rimanere ad ascoltare il cd. Non è un rimedio, ma dopo un pomeriggio a piangersi addosso ci si sfoga a tal punto che verso sera si inizia comunque a sentirsi meglio. Controindicazioni: la sera, se si deve uscire, si dovrà applicare mezzo tubetto di correttore per scongiurare l'effetto bagaglio-a-mano-da-10Kg-sotto-gli-occhi;
piano B: mangiare. Sfogarsi sul cibo.
Controindicazioni: dopo aver mangiato qualcuna di noi potrebbe sentirsi pervasa da un senso di colpa così forte da ricadere in uno stato di giorno-un-po'-così ancora peggio di prima!
piano C: fare shopping. Il cosiddetto shopping terapeutico.
Controindicazioni: terminato lo shopping il vostro portafoglio non sarà più come prima. Non sarete voi a piangere, ma sarà il vostro portamonete a farlo per voi.
piano D: prenotare un massaggio - percorso rigenerativo in un centro benessere.
Controindicazioni: a parte quella del piano C, è molto difficile riuscire a prenotare un simile servizio trovando subito disponibilità. Il rischio è, quindi, quello di prenotare, ritrovarsi con un appuntamento fissato nei giorni a venire, e sentirsi costrette a ricorrere a uno degli altri piani, con il doppio, quindi, delle controindicazioni.


Volete sapere quale strada ho scelto io?
Senza dubbio il piano C.
Ho fatto shopping. E mi sono sentita molto Rebecca Bloomwood quando sono uscita dal centro commerciale con quattro borse contenenti scarpe, cinture, canottierine...
Lo so, non sarebbe proprio il periodo adatto questo per fare shopping, data la mia situazione di disoccupata-senza-indennità-di-disoccupazione.
Ma, per lo meno, la mia giornata un po' così, a mezzogiorno e mezza, era già terminata e nel dimenticatoio!


mercoledì 6 luglio 2011

Vorrei un daimon...

Quando ho letto per la prima volta la trilogia di Philip Pullman, "queste oscure materie", sono rimasta letteralmente rapita dal mondo di Lyra, in particolare per una figura a parer mio meravigliosa: il daimon.
Per chi non l'avesse letto, il daimon è un animale che rappresenta l'anima di ciascuna persona. In sostanza è come se ognuno di noi vivesse la sua vita con, al proprio fianco, un animale, che rappresenta la nostra anima. E' come se quella voce interiore che sentiamo quando dobbiamo prendere delle decisioni o quando siamo soli con noi stessi, non fosse solo una semplice voce, ma un animale che vive sempre al nostro fianco.
La mia prima reazione è stata:
Dio, ma perché quella volta non ti è venuta in mente anche a te sta cosa del daimon???!!!
Sarà che adoro gli animali, ma l'idea di averne uno al mio fianco per tutta la vita, è un sogno che ho da quando sono bambina! E mica uno qualunque: la tua anima! Ciò significa che invece di farti i discorsi da solo nella tua testa, li potresti fare con qualcuno in carne e ossa!!! E poi, non ci sarebbe più nessuno che soffrirebbe la solitudine!
Io lo trovo meraviglioso!

Ecco spiegato il nome di questo spazio...uno spazio tutto mio, per vedere se riesco a fare una cosa che adoro: scrivere. Scrivere di tutto ciò che mi passa per la mente, e niente di più. In questo momento della mia vita in cui il destino ha voluto che io disponga di più tempo libero, ne sento ancora di più il bisogno.
Perché, come ha detto il buon vecchio Stephen King...
Scrivere non mi ha salvato la vita [...] ma ha continuato a fare quello che aveva sempre fatto: rendere la mia esistenza un luogo più luminoso e più piacevole. (On writing)
E non necessriamente un libro, aggiungo io.

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